Che Carrie Bradshaw collezionasse Manolo Blahnik nella sua scarpiera, sorseggiasse Cosmopolitan nei locali più in di Manhattan e amasse spettegolare con Samantha, Miranda e Charlotte è cosa nota. Che non vedesse l'ora di abbandonareSex and the City, la serie che le ha conferito il successo mondiale, un po' meno.
>> SEX AND THE CITY: LE SCENE CHE NON ABBIAMO VISTO A rivelarlo sono due fonti vicinissime a Sarah Jessica Parker: il marito Matthew Broderick e l'amico di sempre Seth Rudetsky. «La verità è che Sarah non voleva impegnarsi in una lunga serie tv - ha spiegato Broderick - ha provato in tutti i modi a svincolarsi dal contratto: era persino disposta a girare tre film gratis». Sembra proprio che la Parker, entusiasta del copione della serie, abbia deciso di interpretare Carrie solo nell'episodio pilota, intitolato «Le donne, il sesso e gli uomini».
>> MR. BIG: «CARRIE? ERA UNA TR**A» Da lì i ripensamenti su una decisione che sembrava troppo affrettata, la volontà di non legarsi a un unico personaggio e di continuare con il cinema, dove aveva già avuto modo di farsi apprezzare in classici come Ed Wood e Il club delle prime mogli. La HBO, però, decise di non mollare la presa e obbligare Sarah Jessica a tener fede al suo impegno vestendo i panni della giornalista tutta moda e amori che il mondo ha imparato ad amare.
>> CHE FINE HANNO FATTO GLI UOMINI DI SEX AND THE CITY Il risultato? Novantaquattro episodi, quattro Emmy Awards, due film di successo e l'immortalità per le quattro protagoniste, con Sarah Jessica Parker icona di stile e pioniera delle donne single da oltre quindici anni.
